19 agosto 2015

bianca castafiore


















    " Ah! je ris de me voir si belle en ce miroir"

Il tormentone dell'usignolo di Milano al solito non viene apprezzato dal capitano Haddock  
(aria dei gioielli -Faust-Gounod)

30 luglio 2015

bella figlia dell'amore


Fitcarraldo play caruso


"Come la folle rabbia di un cane, che si ostina ad azzannare la zampa di un capriolo ormai morto e insiste a scuotere e a tirare con forza la selvaggina abbattuta, al punto che il cacciatore rinuncia a ogni tentativo di calmarlo, una visione si era radicata dentro di me: l’immagine di un grande battello a vapore su una montagna – la barca che si trascina tra i fumi grazie alla sua stessa forza, risalendo un ripido pendio nel cuore della giungla e, in mezzo a una natura che annienta senza distinzione i deboli e i forti, la voce di Caruso, che riduce al silenzio il dolore e il clamore degli animali nella foresta amazzonica e smorza il canto degli uccelli" (Werner Herzog, La conquista dell'inutile).

27 luglio 2015

passi praderadego e san boldo

"Il passo di Praderadego mette in collegamento le provincie di Belluno e Treviso e i comuni di Mel e Follina. Sede di una antica strada romana (forse la Claudia Augusta Altinate). Si perde nella stora la nascita al passo di un ospizio che nel 400 si è trasformato in punto di ristoro per viandati che è rimasto fino ai giorni nostri come rinomata Osteria Vin e Pit" (cit.)
Vetta passo di Praderadego , Via Claudia Augusta Altinate

Storica locanda Pit e Vin al Passo di Praderadego

Chissà se dal passo siano discese lungo la valle le note della Lucia di Lammermoor, quando il grande soprano Toti dal Monte trascorreva le estati nella sua villa, ora in completo stato di abbandono.
Abitazione estiva del soprano Toti dal Monte al passo di Praderadego

Discesa dal passo di Praderadego a Valmareno

Non tanto, solo una mezz'oretta, nel silenzio del chiostro dell'abbazia cistercense di Follina, mi isolano dal resto del mondo e mi riconciliano, per un attimo, con il mondo.
Chiostro dell'abbazia cistercense di Follina (TV)

Ci troviamo a Cison di Valmarino, in località Passo San Boldo, terra di confine fra la provincia di Treviso e  quella di Belluno, luogo di passaggio di uomini e merci nei secoli.
La strada è quella che fino ai primi del Novecento fu il canàl de san Bòit, aspro sentiero che collegava le Prealpi trevigiane alla Valbelluna; venne trasformato in via carrozzabile dagli austriaci fra il 1 febbraio e il 1 giugno del 1918. È il Passo San Boldo o Strada dei Cento giorni. Cento giorni di lavoro, le schiene spezzate dei prigionieri russi e delle donne di Tovena per costruire questo miracolo di ingegneria con le gallerie scavate nella roccia coi rudimentali mezzi dell’epoca.
In cima, sulla sommità del Passo San Boldo, la Muda, dove i viandanti trovavano alloggio e ristoro e dove si pagava il dazio per le merci trasportate. (tratto dal sito dell' Osteria La Muda)
Gallerie del Passo San Boldo da Tovena

Tornanti finali del passo San Boldo salendo da Tovena

Sommità passo San Boldo co l'Osteria alla Muda


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22 giugno 2015

sella ronda day

dal Passo Gardena verso Corvara con le Conturines e Lagazuoi

al centro in evidenza le cinque dita con il pollice ed il dito di Dio e la forcella Sassolungo

dal Passo Sella verso il Gruppo di Sella

Storico Hotel Col di Lana al Passo Pordoi

Il profondo amore materno per i cuccioli fa superare la diffidenza di mamma volpe.


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